mercoledì, febbraio 25, 2009

miseria nera

... è proprio un'italietta misera e meschina.
O emigro o non apro più il giornale.
Vedi qui, ma giusto per dirne solo una.


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venerdì, aprile 18, 2008

incazzatura in differita

E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se credente ora
che tutto sia come prima
perchè avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.

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martedì, luglio 31, 2007

facile abbindolarmi - basta poco

Una volta qui dentro ho scritto di avere tante amicizie maschili. È vero. Però oggi ho fatto il trasloco: il camion l’ho caricato con Paurosella col mal di schiena e le vertigini e le crisi di panico. Nel pomeriggio mi darà una mano in auto l'amica Fanta, che ha mille lavori da fare e appuntamenti a destra e manca: ma un’ora l’hanno trovata.
I maschi tutti: abitano fuori provincia, sono già in vacanza, hanno l’ernia, sono al lavoro, mi hanno chiesto “sì, ho capito, ma di sera cosa fai?” e fanno finta di non vedere la mia faccia pietosa quando dico che devo traslocare. Perché io sì, ne ho fatte di facce pietose, a destra e a manca, stamattina anche con gli sconosciuti offrendo 10 euro per sollevare un tavolo. E anche perché a me, di quelle cose femministe tipo “faccio tutto io”, non me ne frega proprio niente. Mi piace farmi aiutare, mi piace farmi offrire le cene e si, adesso lo dico, mi piace anche che qualcuno mi apra la portiera dell’auto. Mi piace da morire che qualcuno pensi di doversi prendere cura di me anche se la maggior parte delle volte poi succede il contrario. Ma è una tensione a, un allungamento verso. E invece no. E poi mi sgridano, perché sono vestita come un marine e coi bei capelli che ho mi faccio sempre la coda e porto scarpe da trekking e oddio, sì, me l’hanno detto: tu non ti sai valorizzare. Ma come ce la porto la scrivania di sotto, coi tacchi e la minigonna? E che è? Un film di Russ Meyer? Non voglio diventare una di quelle pazze che continuano a pensare che gli uomini di qui e le donne di là e blablablabla. Perfavore...
Infatti, appena formulo questo pensiero, magia, è spuntato l’amico Frrr, l’amico più nuovo che ho.
E ha sollevato il tecnigrafo e si era portato pure i guantini con la gomma, due paia, uno anche per me. Qui ho pensato davvero che uno su mille allora esiste, e quel paio di guantini in più mi sono sembrati subito un mantello steso su una pozzanghera.
E vi ha salvati tutti, bastardi!

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