lunedì, maggio 16, 2011

London out

E sì che ne ho visti di ubriachi nella mia vita. Io tendenzialmente lo sono, una a cui piace trinchettare del più e del meno. 12 anni passati a lavorare e frequentare bar della valle brembana, della Spagna e di Milano potrebbero avermi reso insensibile al fenomeno. Eppure no. Tutto quello che ho visto fin'ora aveva qualcosa di festaiolo e felice. A Londra, invece, alle 5 del venerdì sera, la gente incomincia a trasformarsi e inizia a bere come se il giorno dopo non esistesse più l'alcool. Verso le 10 diventa difficile camminare senza che qualcuno ti cada addosso e intorno a mezzanotte, quando chiudono i pub, o verso le 2 di mattina, quando chiudono i club, la strada è piena di cadaveri, come se un'entità superiore avesse aperto la botola del girone degli psicopatici. Ho iniziato a pensare: vuoi vedere che sono diventata una specie di fighetta? Dove sta il problema? Perchè mi da fastidio? Tornando a casa ho percepito una sorta di depravata tristezza emanata dall'asfalto, intriso del sudore di commessi, bancari, insegnanti e professionisti che durante la settimana precedente mi avevano proposto i loro servizi in modo impeccabile e sorridente. E mi sono ricordata dei buoni per acquistare alcool con cui i proprietari di fabbriche pagavano gli operai durante la rivoluzione industriale.

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London in

Per una come me abituata ad almeno tre sfighe ingestibili al giorno (vedi casa dei sogni sfumata perchè il proprietario è morto e ha lasciato tutto alla chiesa il giorno prima di firmare il contratto), andare a Londra e cercare di vivacchiarci qualche mese senza impazzire è stato un gioco. Masticando un inglese turistico, un'ora dopo l'atterraggio avevo una carta dei mezzi di trasporto. Due ore dopo avevo un telefono con il numero inglese. Sei ore dopo ero stremata dal gironzolare in un museo bellissimo gratis. Il giorno dopo avevo una stanza grande col bovindo in una casa con una cucina enorme, il giardino e la connessione internet, ad un prezzo più che ragionevole.
Chi dice che Londra è cara ha ragione, ma non è solo cara. Perchè puoi trovare tutto, e per tutto intendo TUTTO, a qualsiasi fascia di prezzo e a qualsiasi ora del giorno e della notte: cibo, case, abiti, carte fotografiche estinte, fiori, scatole, poltrone, locali, parchi, città, sobborghi, laghetti, centri di meditazione, burrata, incontri di box e corsi di birdwatching.
E d'improvviso, io che ho sempre riso di un paese con la regina, vedo l'Italia piccola, laggiù col canocchiale. In attesa di capire comecosaquandoperchè mi piace pensare che Londra sia vicina a Orio.