mercoledì, aprile 13, 2011

I vegetariani con le scarpe di pelle

Qualche giorno fa mi sono imbattuta in un ricercatore, chiamato dalla sua fidanzata 'beautiful mind'. Ma un ricercatore vero, di cure e progetti con colleghi che lavorano contemporaneamente in Australia, California, Italia, Inghilterra. Uno che riesce a trovare i soldi per fare cose stranissime e probabilmente troverà la cura per sconfiggere malattie mortali e ricostruire organi danneggiati. Uno di quelli che salveranno il mondo dalle brutture, per dire.
Per fare un lavoro del genere devi aspettarti mille problemi e ostacoli, difficoltà e delusioni, grandi aspettative e tanto lavoro, tanto. Avere a che fare con finanziamenti governativi, studiare e studiare, fare test, inventare cose nuove, riuscire a risolvere casini, mettere insieme tante persone che vengono da mondi diversi, entrare nelle vite di gente che sta per morire.
Mi racconta che uno di questi ostacoli sta nelle associazioni animaliste che a volte bloccano il lavoro perchè fanno test sugli animali. E lì mi incazzo. Tanto. Io amo gli animali, non vorrei che ne sparisse nemmeno uno. Odio i cacciatori della domenica, odio gli allevamenti massivi. Ma porca vacca, se muoiono due topi e la mia vicina di pianerottolo no, penso che ne valga la pena. Mica son sadici, è gente che salverà una parte del nostro futuro. Mica si sta parlando di cosmetici. Mica si stanno facendo pellicce. Mi piacerebbe che questi amanti degli animali amassero nello stesso modo anche la gente. E si sottoponessero loro ai test, visto che amano tanto i topi.
Ho visto vegetariani con le scarpe di cuoio e borse fatte da bambini cinesi. Però col manico in bambù.
Che rogna!

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