lunedì, marzo 19, 2007

sproloqui e pastis

Questa mattina mi sono svegliata presto per prendere un treno e tornare a Milano.
C’era così tanta nebbia che mi sembrava di essere finita dentro un bicchiere di Pastis.
Oggi pioggia molesta, ma va bene, che poco freddo ci ha portato questo inverno, grazie all’effetto serra stimolato dall’abuso di lacca per capelli negli anni ’80.
Avevo anche la malinconia da Pastis, di quei pomeriggi caldi caldi e di un baretto con i tavoli all’aperto all’ombra di un alberello in un giardino improvvisato.
Questa notte s’è fatto un po’ tardi, ma ho imparato a giocare a poker. E allora, dato che troppi film mi faccio in testa la sera prima di addormentarmi, ho pensato che sarebbe bello rifare il viaggio de “La musica del caso”, ma dovrei fidanzarmi con un giocatore di poker professionista e fumare tante sigarette e dipingermi le unghie di rosso e costruire una città in miniatura o un muro in un prato. Mi sono svegliata con l’ormai abituale sensazione di vivere in un momento sbagliato e in un luogo che non mi è congeniale. Addirittura mi sembrava di essere più alta e che il mio corpo occupasse uno spazio sproporzionato rispetto a ieri. Dopo un paio di fermate del treno ho pensato di avere 30 anni davvero, e che il compleanno è passato ormai da un mese e non me ne sono resa conto. Mi accorgo sempre troppo tardi di quello che accade e il più delle volte riesco a far finta di niente. Mi fa impressione vedere le cose da fuori, e le poche volte che mi capita di essere lucida, lo sono davvero, in modo chirurgico. Arrivo in stazione, lavoro in studio un paio d’ore. Poi penso che me ne frego dei 30 anni, che non importa se piove.
Vado in un baretto a Brera, fingo un anniversario, fumo sigarette, prometto di non mangiarmi più le unghie e bevo un Pastis.

Etichette:

4 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Sproloquiare è un raro dono naturale che nasconde la consapevolezza della verità che si nasconde dietro le cose appena dette.
La facilità con cui si dimenticano è pari al benessere che si prova rendendosi conto che è tutto vero, ma noi, essendo superiori a certi concetti da bassa lega (ehm) ce ne fottiamo.
Hai compiuto 30 anni ed un mese e te ne freghi.
Te ne freghi come io me ne frego dei miei 49 e tot.
Domani è un altro giorno, un altro giorno di merda, cmq vadano le cose; il nostro sforzo sarà di renderlo bellissimo (forse) come tutti gli altri.
Un bacione Mariu.



Lo Zietto.

10:07 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Dimenticavo, quando mai passerai di qui sappi che la macchinetta del caffè è sempre accesa ed una sigaretta c'è sempre.
P.S. dovrei avere un numero di cell da qualche parte, è sempre valido?



Sempre lo zietto.

10:12 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

sì maria, luogo e tempo li abbiamo sbagliati, qui funzionano di più le bevitrici di succo di ananas spaccapalle, e io gunfia il sabato mattina mi chiedo: perché?
poi si sbagliano e mi danno il caffè macchiato, sta schiumetta schifosa, io mi berrei un corretto grappa e me ne adrei di nuovo a dormire, altro che aggiornare la mailing list

9:35 PM  
Blogger marioski ha detto...

anonimo zietto presto, presto presto!
w il caffe e le sigarette

3:50 PM  

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page