lunedì, gennaio 12, 2009

L'amour est un oiseau rebelle - II

Mi sveglio sempre con l’odore di caffè, e adesso non è più merito della mia caffettiera elettrica col timer. Ho i capelli lisci e luminosi, un po’ perché sono felice e un po’ perché si adopera anche con piastra e phon. In casa ci sono ancora un ammasso di scatoloni ma non me ne frega niente, li metteremo in ordine insieme, e sarà divertente. Quando ci vengono le crisi di fame notturne preparo dei panini rotondi col formaggio e li mangiamo a letto. Ho le occhiaie fino a metà pomeriggio perché da un anno chiaccheriamo fino alle due di notte, sghignazzando sotto il piumone. Ho le unghie dipinte di rosso e non perde l’occasione per farmi il solletico. Quando ero agitata per il lavoro mi venivano le crisi di nervi, ma adesso ci ricamiamo sopra delle storie fantascientifiche, dove chi mi fa arrabbiare perirà sotto un meteorite o facendo lo schiavo in una miniera di uranio e casoncelli. Insomma, vivevamo già insieme e ci siamo sempre detti che non sarebbe cambiato niente. Invece ci siamo sposati e giuro che è meglio ancora.

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